Vaccinazione per l’influenza da virus A/H1N1: Wolfgang Wodarg accusa le società produttrici di vaccini di aver creato il panico ( 2010 )
Wolfgang Wodarg è il Presidente della Commissione Salute del Consiglio d’Europa. Intervistato da L’Humanité, Wodarg ha accusato la lobby dell’industria dei vaccini di aver organizzato la campagna di psicosi per indurre la gente a vaccinarsi contro l’influenza da virus A/H1N1 con l’obiettivo di ottenere più profitti.
Wodarg ha ammesso di essere rimasto sorpreso ad aprile 2009 nel vedere come l’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ), sulla base dei dati provenienti dal Messico, stesse preparandosi a giustificare la dichiarazione di pandemia.
Il virus A/H1N1 appariva essere un normale virus influenzale. Niente giustificava un allarme.
A maggio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità modificò la definizione di pandemia togliendo il criterio delle gravi conseguenze con un’incidenza di mortalità superiore rispetto alla media, lasciando solo il criterio di diffusione della malattia.
L’infezione da virus A/H1N1 è stata dichiarata pericolosa solo per il fatto che la popolazione non aveva difese immunitarie contro il virus.
Questa affermazione è falsa, perché le persone di età superiore ai 60 anni erano già venute in contatto con virus analoghi e pertanto possedevano anticorpi. Infatti nessuna persona di età superiore ai 60 anni ha sviluppato la malattia.
Un altro aspetto particolarmente strano è che l’OMS di fronte all’infezione da virus A/H1N1 non abbia raccomandato di inserire particelle di questo virus nella formula del vaccino antinfluenzale classico, ma abbia invece fortemente sostenuto l’uso di vaccini specifici contro il solo virus A/H1N1.
Diverse persone nell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono strettamente collegate all’industria dei vaccini.
Wodarg cita l’esempio Klaus Stoehr, che era direttore del Dipartimento di Epidemiologia all’OMS è diventato un alto dirigente di Novartis. Casi simili esistono anche per società come GlaxoSmithKline e Baxter, ed altre.
Wodarg si è detto preoccupato anche per la sicurezza dei vaccini. I vaccini specifici contro il virus A/H1N1 sono stati preparati in tempi rapidissimi, senza un’adeguata sperimentazione clinica.
Inoltre esistono controversie sulla sicurezza di nuovi approcci alla produzione dei vaccini. Wodarg cita il vaccino antinfluenzale, Optaflu, sviluppato da Novartis, prodotto in un bireattore di cellule di rene canino Madin Darby (MDCK ).
Di norma i virus influenzali vengono cresciuti in uova di pollo, perché il virus richiede cellule vive per potersi moltiplicare. Questa procedura è lenta e richiede molte uova.
Un’altra tecnica consiste di far crescere i virus in cellule viventi nei bioreattori; per far questo sono necessarie cellule che crescono e si dividono molto rapidamente. Nei bioreattori le cellule crescono come cellule tumorali. Per produrre il vaccino il virus deve essere estratto dalle cellule, e durante l’estrazione residui di cellule tumorali possono rimanere nella preparazione, come accade nella produzione dei classici vaccini antinfluenzali con i componenti delle uova.
Non ci sono prove per poter affermare che una proteina originata da una cellula tumorale presente in un vaccino dia origine a un tumore nella persona vaccinata, ma è anche vero che un prodotto prima di essere commercializzato dovrebbe essere sicuro al 100%, e questo non viene fatto.
L’EMEA, l’Agenzia europea per il controllo dei farmaci ha ritenuto che il metodo di fabbricazione del vaccino antinfluenzale Optaflu di Novartis non costituisca un rischio significativo. Tuttavia questa rassicurazione non trova tutti gli Esperti concordi.
Fonte: L’Humanité, 2010